Un giorno mi ritrovai per una RAM oscura 

     Tutto è cominciato quel 13 dicembre 1994, ho sposato la mia 486 DX 2-66 HD 280. Già dal nome capirete che ho avuto le mie grosse difficoltà di comunicazione.

   La prima notte di matrimonio mi ha detto: "facciamo un FILE?" E io: "già?". "Ma caro -riprende lei- perché no? Hai l'HARD DISK pieno?"

   Un giorno abbiamo deciso di pranzare fuori, mi ha detto: "vieni ti porto in un FAST FINDER, ci sono i migliori SCEEN-GRABBER senza VIRUS, in puro AMBIENTE MONOTASKING."

   Ho concluso, senza voler fare WORD PROCESSING, che la mia personalità poco lega col suo CARATTERE TRUE TYPE e che non è solo un problema di LINGUAGGIO BATCH; poi tutte quelle sue ETICHETTE FUSTELLATE sono state la DATABASE della fine del nostro rapporto.

   Solo un giorno ho avuto la sottile sensazione che fra noi c'era un margine di comprensione. Stavamo litigando come al solito, a un certo punto le ho detto: "ti voglio SCANNARE!" Ho visto improvvisamente i suoi occhi illuminarsi e mi ha detto: "sì, fammi entrare nel tuo DESKTOP!"

   Ma è stato un fuoco di paglia. Ci siamo separati, ma non ha pianto, ha detto che non aveva la SOUND BLASTER per farlo. Comunque dopo qualche tempo l'ho rivista, era con un tale MONITOR, non so chi sia ma sembra siano COMPATIBILI.

   Concludendo, mi duole ammetterlo ma questa esperienza mi ha coinvolto più di quanto immaginassi. L'altro ieri un ragazzo, che appena conoscevo, mi chiese in prestito la mia auto per andare a Roma, chiaramente non si impegnava a risarcirmi in caso di danni all'auto. Io indicai con la punta delle dita di entrambe le mani una cosa che mi è molto cara e che non vede mai il sole, ed esclamai: "DOS!"
 
 
 

Lorenzo Longo

 

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